Quando i greci colonizzarono le coste della Calabria le diedero il nome di Enotria: terra del vino. Attraverso i popoli indigeni, i greci e poi i romani si creò in questa regione uno dei giacimenti di varietà di vite più importanti del mondo. Una storia enologica antica con i suoi vitigni autoctoni a bacca bianca, dal pecorello, al greco, al mantonico e a bacca rossa, come magliocco, galioppo, greco nero.

 

Le aziende vinicole calabresi hanno saputo evolvere e crescere nella qualità, ottenendo risultati molto importanti. Attualmente il panorama enologico della regione vive un momento di meritato successo, meritando uno sguardo sul futuro dove i risultati continueranno ad arrivare. 

 

Dal 30 agosto al 1 settembre Sibari e il suo affascinante Parco Archeologico saranno capitale del vino con degustazioni, banchi d’assaggio, momenti di approfondimento e racconto. Il tutto grazie all’azione continua di sviluppo e promozione del settore che la Regione Calabria, il suo presidente Roberto Occhiuto e l’assessore all’Agricoltura Pierluigi Gallo, stanno portando avanti con determinazione e intelligenza. 

 

 

“Una grande occasione per la Calabria con questa prima volta di Vinitaly and the city esce fuori da Verona - commenta Gianluca Gallo assessore all’Agricoltura e ai Trasporti - un privilegio per la nostra Regione al quale stiamo lavorando alacremente per presentarci con l’abito migliore e far conoscer a tutti la grande qualità, cresciuta moltissimo in questi anni, dei vini calabresi e di un territorio tutto da scoprire". "Le nostre produttrici e i nostri produttori, insieme ad enologi di grande rilievo, mettono passione e impegno - aggiunge Gallo - Donne e giovani le cui ambizioni sono la qualità e la valorizzazione della biodiversità dei vitigni autoctoni. Per queste ragioni li sosteniamo con la massima convinzione”. 

 

L’intesa istituzionale tra Regione Calabria e Veronafiere Spa in collaborazione con Arsac, che sta curando l’aspetto organizzativo e promozionale, e con i Parchi archeologici di Crotone e Sibari, rappresenta un modello virtuoso di valorizzazione del settore vinicolo. I wine lover e appassionati, potranno immergersi in un’esperienza sensoriale a 360 gradi, degustando un buon vino e visitando i resti di una delle più ricche e importanti città della Magna Grecia.  

 

Il lavoro di Arsac, di concerto con l’Assessorato regionale all’agricoltura, sta rendendo attrattiva una manifestazione in cui si fondono i sapori e la storia.  All’interno del Parco, infatti, saranno presenti quattro “collettive”, leader nella comunicazione del vino: Gambero Rosso, Le Donne del Vino, Radici del sud, Merano Wine Festival

 

Helmuth Köcher, fondatore del Merano Wine Festival ha scelto proprio Sibari per l’anteprima della giornata di apertura “bio&dinamica&more” dell’evento di novembre in Alto Adige. Un banco di assaggio di oltre 200 vini tra biologici, biodinamici, naturali, sostenibili certificati, anfora, PIWI. Nel programma anche una masterclass dedicata. Inoltre avverrà la premiazione ufficiale delle aziende calabresi che hanno ottenuto un Wine Hunter Award, ovvero i massimi riconoscimenti del Merano Wine Festival. 

Al Vinitaly and the City Calabria parteciperanno inoltre anche due stand internazionali: Wine Vision by Open Balkan con vini provenienti da Macedonia, Albania e Serbia e il Concours Mondial de Bruxelles, con cui la Calabria porta avanti dal 2022 una proficua collaborazione che proseguirà anche nel 2026 con la sessione rosè del Concours Mondial de Bruxelles, che si svolgerà a Cirò.

 

Grandi protagoniste, a Sibari, saranno le tante cantine calabresi provenienti da tutto il territorio regionale. Davvero un’ampia scelta di degustazioni. Per i vitigni rossi: il Gaglioppo di Cirò, il Magliocco dolce delle Terre di Cosenza, il Magliocco canino della zona di Lamezia Terme e Vibo Valentia, il Nerello della zona di Reggio Calabria, il Greco nero, presente su tutto il territorio. Per i vini bianchi, invece, il Greco bianco, il Mantonico, il Pecorello, lo Zibibbo, la Guarnaccia bianca e la Malvasia.

 

Da visitare, nell’occasione, il Museo della Sibaritide, posto nelle immediate vicinanze della vasta area archeologica di Sibari-Thurii-Copia, con una bellissima collezione di reperti rinvenuti nel corso delle decennali indagini archeologiche condotte nel centro antico e nei siti più significativi della Sibaritide. 

 

Sibari è collegata con il Frecciarossa dalle principali città italiane come Roma, Milano, Napoli, Firenze, Bologna, Verona. Oppure Intercity sia giorno che notte.