Amate il cibo, l’ottima compagnia e i viaggi? Dal 17 febbraio su Prime Video non dovete perdere la seconda stagione di Dinner Club, format di successo in cui Carlo Cracco cerca di riscoprire la cucina più autentica, su e giù per l’Italia, con quattro attori famosi che devono poi preparare una cena perfetta per le altre star del grande schermo nel cast dello show. Quest’anno, lo chef stellato è accompagnato da Antonio Albanese, Luca Zingaretti, Marco Giallini e Paola Cortellesi, protagonista del primo episodio ambientato nella Sila calabrese. A bordo di una Panda, scopre luoghi magici e poco battuti. Tra cibi afrodisiaci, piatti introvabili e antiche confraternite.

 

Com’è andata?

Un viaggio bellissimo: mi sono parecchio divertita. Siamo andati in posti poco conosciuti, la Sila non è gettonatissima. Ma è stata dura, non si fanno sconti per le telecamere. La prova più grande è stata assaggiare alcuni cibi non esattamente leggerissimi, vista la piccantezza dei prodotti locali. Io ho partecipato da smargiassa perché, amando il piccante, pensavo di fare un figurone. Invece, appena varcato il confine regionale, mi sono resa conto di essere una dilettante: pure un bambino calabrese di sei anni era più resistente di me.

 

Come hai affrontato queste prove?

A un certo punto mi sono fermata, mentre quel capoccione di Carlone è competitivo e vuole arrivare fino alla fine. Avrà un palato e uno stomaco che glielo consentono. Sono stati pure messi a confronto peperoncini messicani e calabresi e non vi dico il risultato. Quando sono andata in Messico ho rischiato di perdere mio marito per questo motivo. Evidentemente non è morto, ma – ahimè – ha riportato segni indelebili.

 

La cosa più strana che hai mangiato in Sila?

La frittola, un paiolo in cui vengono bolliti tutti i pezzi del maiale, compresi naso e orecchie. L’odore che si leva da quella pentola richiede coraggio e resistenza fuori dal comune.

 

Com’è andata con Cracco?

È favoloso, ma ha un problema: prova sempre a fare battute. Gli ho spiegato che deve lasciar stare, perché non fanno ridere.

 

Il tuo piatto forte?

Preparo ricette semplici imparate da mamma e nonna come pasta al pomodoro, lasagna, stracotto. Quindi mi sono sentita intimidita pure a fare un semplice ovetto al cospetto di Cracco. Durante il programma abbiamo visitato ristoranti stellati e locali che stanno avendo un exploit importante. Proprietari e chef erano terrorizzati dalla presenza di Carlo, senza sapere che in realtà è un orsacchiottone.

 

Stai lavorando al tuo primo film da regista. Qualche anticipazione?

Ma scherzi? Se parlo mi incappucciano e mi portano a Guantanamo.

 

Qualcosa che ti manca e vorresti fare?

Vincere le Olimpiadi, in qualunque categoria. Sai quelle cose tipo “non smettere mai di sognare”? Ecco.

Articolo tratto da La Freccia di febbraio 2023