Ha preso il via oggi, 26 ottobre, la 14° edizione di Key Energy, il salone dedicato alle energie rinnovabili in programma al quartiere fieristico di Rimini fino a venerdì 29, contemporaneamente e nella stessa location di Ecomondo, lo storico evento che accende i riflettori sull’economia circolare dal 1997. Un duplice appuntamento a cui il Gruppo FS Italiane, anche quest’anno, non poteva mancare.

Lo stand di Ferrovie dello Stato a Key Energy 2021

Nel ricco programma di Key Energy, stamattina si è tenuto il panel Trasporto pubblico a zero emissioni. Il Vademecum di Motus-E per accelerare la transizione elettrica, organizzato Motus-E, la prima associazione costituita per la promozione della mobilità elettrica in Italia, Autobus, rivista specializzata nella mobilità collettiva, e Kyoto Club, organizzazione no-profit per il raggiungimento degli obiettivi assunti con il Protocollo di Kyoto. Un momento di riflessione e confronto sulle sfide e sulle opportunità dell’elettrificazione del trasporto pubblico, dai fondi del PNRR destinati al TPL agli obiettivi rigorosi per ridurre le emissioni di CO2.

Ingresso Fiera di Rimini

 

RFI OSPITE DI KEY ENERGY

Tra i partecipanti anche Luigi Contestabile, Responsabile Asset Advisoring e Sviluppo Servizi di Rete Ferroviaria Italiana, che ha avuto modo di presentare le priorità di RFI nello sviluppo della mobilità sostenibile presso le stazioni ferroviarie: in primis la pedonalità, in virtù della constatazione che il 50% dei viaggiatori arriva in stazione a piedi; la mobilità dolce, che si traduce in spazi per l’arrivo delle piste ciclabili e per il ricovero delle due ruote negli scali ferroviari; il trasporto pubblico locale; la mobilità condivisa, con aree da dedicare ad auto, scooter, bici e monopattini in sharing; last but not least, i sistemi di ricarica per i mezzi elettrici posti in prossimità delle stazioni.

 

L'intervento di Luigi Contestabile, Resp. Sviluppo Servizi delle Stazioni - RFI a Key Energy 2021

 

Un approfondimento lo hanno meritato proprio le colonnine di ricarica. Nella visione di RFI, infatti, la rotta da seguire è rappresentata pur sempre dall’intermodalità: in quest’ottica le auto private elettriche troveranno ampi spazi principalmente nelle stazioni di scambio, dove si lascia la propria quattro ruote per salire a bordo di un treno e proseguire il viaggio. Nelle grandi città, invece, i punti di ricarica saranno un’attrazione soprattutto per quei servizi di mobilità condivisa e collettiva, come taxi, car sharing e car rental, che, virando sull’elettrico, concorrono al raggiungimento dell’obiettivo più importante: lo shift modale a favore del treno.