Un luogo che non ha eguali nel panorama gourmet milanese, perché da Carico saltano gli schemi e le esperienze gourmet si rincorrono con la massima libertà. Domenico Carella, Lorenzo Ferraboschi e Andrea Bassi sono le anime che hanno avuto l’intuizione di aprire “Carico”. Che sia un aperitivo, una cena, un drink ben accompagnato da un piccolo piatto, una degustazione di Martini Cocktail o un menu degustazione di sei portate, sono le linee guida della cucina e del bar a caratterizzare il luogo e il piacere di esserci.
In cucina lo chef Leonardo D’Ingeo, che della sua Puglia conserva con passione la creatività e l’entusiasmo. Una cucina la sua di contemporanea sostanza e belle idee, un talento particolare per l’utilizzo delle punte acide che arricchiscono di spinta alcuni piatti come i “Tubetti con gli scampi” un primo piatto goloso d perfetto per comprendere le capacità dello chef.
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Nel menu degustazione “Back to Back” troviamo sei piatti in piccole porzioni e sei cocktail in abbinamento. Anch’essi in porzioni ridotte per poter compiere l’intero percorso con moderazione. Tra i drink anche un “fermentato” e un sakè tra i più particolari del Giappone. Scelte molto interessanti quelle del barman Francesco Polo e del team di “Carico” giovane e di grande professionalità con Christian Teducci, Alberto Barucchello e Giacomo Scotti. Da citare tra i cocktail “Mediterranuem” con Cashmere Gin, Florio Marsala Secco Speriroe 2016, Mancino Secco, Acqua di Pomodoro e Basilico. I toni vegetali sono perfetti in abbinamento al piatto, proprio quei Tubetti con gli scampi.
Quando giunge il petto d’anatra dalla perfetta cottura si abbina un “Negroni” molto aromatico e morbido, in parte rivisitato con Palo santo, Campari bitter, Mancin vermouth rosso e tanqueray ten gin. Sorso e boccone perfetti. Un menu che tocca molti tasti del gusto e consistenze con “cavolfiore e passion fruit”, “ostrica, bieta, miso e mirtillo”, “Salsiccia di Bra”, “pesce spada”.
Per vivere un’esperienza, anch’essa molto particolare, Domenico Carella si è inventato la “The Martini Room” stanza dedicata al mitico cocktail famoso in tutto il mondo e alle mille varianti che se ne possono gustare. Sulle origini del Martini, una delle più accreditate, cita il barman Jerry Thomas, che, nel 1860, servì il primo “Dry Martini” ad un cliente che si era fermato durante il suo viaggio verso la città di Martinez. Anche meglio credere alla tesi di origine italiana, grazie al signor Martini che viveva ad Arma di Taggia.
In ogni caso la sala dedicata su prenota “a tempo” per trenta sessanta o novanta minuti, a seconda che si tratti di un aperitivo, una cena legger, o una cena più completa. Il tutto bevendo, ovviamente, Martini cocktails.
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